La figura del padre nella serialità televisiva – Poetica, Comunicazione & Cultura

Ci troviamo in una età dell’oro della fiction televisiva. Che si tratti di piccoli format, come le mini-serie in due puntate, o di palinsesti che si dilungano per varie stagioni, le serie televisive hanno raggiunto negli ultimi anni un livello di qualità tecnica quasi cinematografico.

La globalizzazione e la diffusione di internet hanno moltiplicato la loro influenza sociale così come la loro capacità di modellare abiti e consuetudini, al punto che qualcuno ha parlato dei loro creatori come dei “grandi narratori del XXI secolo”.

Il modello narrativo è quello della serialità, usato fin dall’antichità nella letteratura popolare e da numerosi scrittori classici. L’uscita differita nel tempo dei vari capitoli o delle varie puntate possiede un grande fascino e offre ampie possibilità per lo sviluppo di trame, personaggi e temi, ma può anche generare meccanismi perversi che diminuiscono l’unità e l’identità narrativa di questo tipo di prodotti d’intrattenimento, ormai fortemente condizionati dalla pubblicità e dall’audience.

Obiettivo del convegno è lo studio della figura paterna nelle serie televisive. Il padre è la finestra che ci permette di avvicinarci al tema della famiglia analizzando come essa viene rappresentata. È un tema abbastanza ampio che suscita parecchie riflessioni: si possono analizzare, ad esempio, i modelli di paternità, o l’assenza del padre, o le relazioni paterno-figliali, ecc.

Ovviamente queste analisi faranno sempre riferimento almeno a una serie televisiva in due puntate, anche se sono possibili analisi trasversali, come ad esempio il contributo di uno stesso autore in varie serie. Gli studi possono avere ad oggetto la letteratura o il cinema ma soltanto se hanno anche a che fare con il piccolo schermo; ad esempio, se si tratta di adattamenti dalla letteratura o dal cinema per la televisione o viceversa, oppure se si confronta il fenomeno della serialità nei diversi media.

Il convegno, oltre a essere rivolto a un pubblico accademico e agli appassionati della serie TV, si dirige anche ai creativi che lavorano nel mondo della fiction televisiva, offrendo un’opportunità unica di riflettere sul proprio mestiere.

Torna in alto